venerdì 19 settembre 2014

Every Breaking Wave - sono tornati U2


Sono tornati.
Loro. U2

Al momento la canzone che preferisco è quella del titolo.
La lascio.


Every breaking wave on the shore 
Tells the next one "there'll be one more" 
Every gambler knows when to lose 
It's what you're really there for 
Someone else fears 
Now I'm speaking to an answerphone 
Like every fallen leaf on the breeze 
Winter wouldn't leave it alone, alone 

If you go 
If you go your way and I go mine 
Are we so 
Are we so helpless against the time? 
Baby, every doubt of history 
Knows that we're in love with defeat 
Are we ready to be swept off our feet 
And start chasing every breaking wave? 

Every sailor knows that the sea 
Is a friend made enemy 
Every shipwrecked soul knows what it is 
To live without intimacy 
I thought I heard the captain's voice 
It's hard to listen while you preach 
Like every broken wave on the shore 
This is as far as I could reach 

If you go 
If you go your way and I go mine 
Are we so 
Are we so helpless against the time? 
Baby, every doubt of history 
Knows that we're in love with defeat 
Are we ready to be swept off our feet 
And start chasing every breaking wave? 

The sea knows where all the rocks 
Are drowning is an ocean 
You know where my heart is 
The same place that yours has been 
We know that we fear the wind 
And it's all we have before we begin 
Before we begin 

If you go 
If you go your way and I go mine 
Are we so 
Are we so helpless against the time? 
Baby, every doubt of history 
Knows that we're in love with defeat 
Are we ready to be swept off our feet 
And start chasing every breaking wave?



  "tutte le onde che si infrangono sulla riva
 dicono  che nel futuro ci sarà un altro...
 se andiamo andremo tu per la tua strada ed io per la mia..."











A presto su DOREMIFASOL.

lunedì 17 marzo 2014

Ritorno






Cari amici.
Oggi ho deciso di riaprire le porte del mio vecchio blog.
Di dare aria alle camere e di far passare un po' di sole.
L'inverno è stato lungo e duro.
Non è ancora passato.
Ma a piccoli passi io ritorno.
Intanto vi lascio una canzone.

Perchè la musica deve e può essere compagna di vita.
Anche quando tutto intorno è silenzio.


Avevo chiuso con Bruce e riapro con lui.

High Hopes



Allora dimmi che qualcuno sa qual è il prezzo
Voglio comprare un po' di tempo e magari vivere la mia vita
Voglio avere una moglie voglio avere alcuni bambini
Voglio guardarli negli occhi e so che avranno una possibilità
Cantando
Dammi aiuto, dammi la forza
Dai a un'anima una notte di sonno senza paura
Dammi amore, dammi la pace
Non sapete che in questi giorni pagate per tutto
Tenete alte le speranze





sabato 16 novembre 2013

Pausa di riflessione












Non è proprio un buon periodo per me.
E mi diventa ogni giorno più difficile riuscire a trovare il giusto tempo da dedicare ai miei due blog.
Con molta sofferenza, metto questo in stand-by.
Sperando di ritrovare prima o poi la voglia e la forza di rimettermi in gioco.
Per intanto, resta aperto DOREMIFASOL.

Se vorrete mi troverete lì.
Vi abbraccio tutti e vi ringrazio per essermi stati accanto in questo seppur breve viaggio.

Vi lascio con Bobby Jean. In assoluto una delle canzoni che preferisco del grande Bruce.


A presto.


domenica 10 novembre 2013

Non passerai.




Marco Mengoni ( foto dal web )


E bravo Marco.

Adesso ti stiamo esportando anche all'estero. Ed io sono tanto contenta.
Del resto se sono una tua fan accanita dal lontano 2009 ( quanto ti ho votato ad XFACTOR porcaccia) questa è la riprova. Non potrebbe essere altrimenti.

Un gran bell'album il tuo ultimo. Le canzoni sono gradevoli, ottimo sound, bei testi.
Una sola caduta: Cremonini. Ma nessuno è perfetto.
Mi piace tantissimo il tuo ultimo singolo.
Poi che tenerezza il cartone in giro per Parigi.
Spero non passi la passione che hai per la musica.
Che non passi mai.
Come i grandi amori che, anche se finiscono, ci portiamo dietro. Non passano mai.



A questo incrocio 
dimmi dove si va 
con un passo in più. 
Tu che forse un po' 
hai scelto di già 
di non amarmi più. 
E come quadri appesi 
leve senza pesi 
che non vivono. 
Come quando c'era 
una vita intera 
due che si amano.

E salgo ancora in alto perché 
è lì che c'eri tu. 
Ma ora serve il coraggio per me 
di guardare giù. 
E non c'è niente che resiste 
al mio cuore quando insiste 
perché so che tu non passerai mai, 
che non passerà 
(non passerai) 
non mi passerai 
(non passerai).
Ok allora adesso confesso 
non avevo che te. 
Come faccio a vivere adesso 
solo, senza te? 
E senza i tuoi sorrisi 
e tutti i giorni spesi 
oggi che non c'è. 
E che è una porta chiusa e 
nessun'altra scusa da condividere.
E salgo ancora in alto perché 
è lì che c'eri tu. 
Ma ora serve il coraggio per me 
di guardare giù. 
E non c'è niente che resiste 
al mio cuore quando insiste 
perché so che tu non passerai mai, 
che non passerà 
(non passerai) 
non mi passerai 
(non passerai).
E quanto amore mancherà 
e troppo rumore in un giorno 
che non va. 
E non posso comprendere 
che non passerà.
E salgo ancora in alto perché 
è lì che c'eri tu. 
Ma ora serve il coraggio per me 
di guardare giù. 
E non c'è niente che resiste 
al mio cuore quando insiste 
perché so che tu non passerai mai, 
che non passerà 
(non passerai) 
non mi passerai 
(non passerai)

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=pueM0-QJjCg

mercoledì 30 ottobre 2013

L'ultimo singolo dei Beatles




Foto presa dal web







Stasera sono malinconica.
Quando mi sento così, poche sono le cose che riescono a farmi stare meglio.
Ad esempio leggere un libro con il quale riuscire ad estraniarmi dal resto.
Oppure ascoltare una delle mie canzoni preferite.
E ho pensato che, pur essendo passati 43 anni 
dal loro ultimo album, sono e resteranno i più grandi.

L'ultimo singolo dei Beatles pubblicato nel 1970.
Una delle loro più belle canzoni. Ci hanno salutato così.


Riesce a calmare il mio cuore, quando è agitato.

“La lunga e tortuosa strada
che conduce alla tua porta
non sparirà mai
ho visto questa strada in passato
lei mi ha sempre condotto qui
mi ha condotto alla tua porta
La notte selvaggia e ventosa
che la pioggia ha lavato via
ha lasciato uno stagno di lacrime
piangendo durante il giorno
perché mi hai lasciato qui
indicami la strada
Molte volte sono stato solo
e molte volte ho pianto
tuttavia tu hai sempre saputo
le molte volte che ho provato
Ma di nuovo mi conducono indietro
verso la lunga e tortuosa strada
tu mi hai lasciato lì
tanto, tanto tempo fa
non lasciarmi ad aspettare
conducimi alla tua porta
Ma, di nuovo, mi conducono indietro
verso la lunga e tortuosa strada
mi hai lasciato seduta stante
tanto, tanto tempo fa
non rimanere ad aspettare
conducimi alla tua porta…”.






martedì 15 ottobre 2013

E siamo a cento.





1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,41,42,43,44,45,46,47,48,48,50,51,52,53,54,55,56,57,58,59,60,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77,78,79,80,81,82,83,84,85,86,87,88,89,90,91,92,93,94,95,96,97,98,99,100.










Brutti bastardi, guardate quanto spazio vuoto c'è che potete ancora riempire.
Noi siamo numeri vero? Oggetti che possedete. Giocattoli che potete rompere. Distruggere se non vi soddisfano più.

Dai, che ad oggi 15 ottobre, siamo solo a quota cento morte ammazzate.
Ci saranno tante strade di periferia, tanti parchi, tante case, tanti portoni delle stramaledette case, tante scuole, tanti boschi, tante macchine.

Fate con comodo, che tanto la legge appena approvata, è troppo fragile.
Sarete fuori prima di un amen.

Quello detto sulle nostre bare.




domenica 13 ottobre 2013

Se questo è un Uomo





Sul caso Priebke e sui funerali che ci saranno, non ho voglia di parlare granchè. 
E' un atto di misericordia che gli verrà fatto. Forse in modo da compensare tutta quella che lui non ebbe nella sua lunghissima vita.
Mia nonna diceva che quando gli uomini vivono così a lungo probabilmente Dio stesso non li vuole con se troppo presto.
E Dio è la summa della misericordia.

Ci sono persone che non hanno mai dimenticato, l'orrore da cui non si può prescindere.
Persone che non si sono mai perdonate di essere sopravvissuti.
Che ci hanno lasciato a testimonianza parole che sono gocce di memoria.

Oggi, ancora una volta ha senso che vengano lette nuovamente.



Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici;
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per un pezzo di pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
MEDITATE CHE QUESTO E’ STATO
Vi comando queste parole
scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi.
O vi si sfaccia la casa
la malattia vi impedisca
I vostri nati torcano il viso da voi.


Nell'elenco dei miei libri preferiti, fatto sull'altro blog (chi di voi lo frequenta sa di cosa sto parlando), non c'è "Se questo è un Uomo". E non perchè non lo sia. Infatti viene al secondo posto dopo "Il Piccolo Principe". Ma solo perchè mi da sempre molto dolore parlarne. Ma oggi non sono riuscita a trattenermi.

Vi abbraccio.




Informazioni personali

La mia foto
Ho amato la scrittura fin da quando ho cominciato a leggere e avevo solo cinque anni. Scrivo perché mi scappa da scrivere e sono consapevole che non mi libererò mai dalla meravigliosa seduzione delle parole.