sabato 16 novembre 2013

Pausa di riflessione












Non è proprio un buon periodo per me.
E mi diventa ogni giorno più difficile riuscire a trovare il giusto tempo da dedicare ai miei due blog.
Con molta sofferenza, metto questo in stand-by.
Sperando di ritrovare prima o poi la voglia e la forza di rimettermi in gioco.
Per intanto, resta aperto DOREMIFASOL.

Se vorrete mi troverete lì.
Vi abbraccio tutti e vi ringrazio per essermi stati accanto in questo seppur breve viaggio.

Vi lascio con Bobby Jean. In assoluto una delle canzoni che preferisco del grande Bruce.


A presto.


domenica 10 novembre 2013

Non passerai.




Marco Mengoni ( foto dal web )


E bravo Marco.

Adesso ti stiamo esportando anche all'estero. Ed io sono tanto contenta.
Del resto se sono una tua fan accanita dal lontano 2009 ( quanto ti ho votato ad XFACTOR porcaccia) questa è la riprova. Non potrebbe essere altrimenti.

Un gran bell'album il tuo ultimo. Le canzoni sono gradevoli, ottimo sound, bei testi.
Una sola caduta: Cremonini. Ma nessuno è perfetto.
Mi piace tantissimo il tuo ultimo singolo.
Poi che tenerezza il cartone in giro per Parigi.
Spero non passi la passione che hai per la musica.
Che non passi mai.
Come i grandi amori che, anche se finiscono, ci portiamo dietro. Non passano mai.



A questo incrocio 
dimmi dove si va 
con un passo in più. 
Tu che forse un po' 
hai scelto di già 
di non amarmi più. 
E come quadri appesi 
leve senza pesi 
che non vivono. 
Come quando c'era 
una vita intera 
due che si amano.

E salgo ancora in alto perché 
è lì che c'eri tu. 
Ma ora serve il coraggio per me 
di guardare giù. 
E non c'è niente che resiste 
al mio cuore quando insiste 
perché so che tu non passerai mai, 
che non passerà 
(non passerai) 
non mi passerai 
(non passerai).
Ok allora adesso confesso 
non avevo che te. 
Come faccio a vivere adesso 
solo, senza te? 
E senza i tuoi sorrisi 
e tutti i giorni spesi 
oggi che non c'è. 
E che è una porta chiusa e 
nessun'altra scusa da condividere.
E salgo ancora in alto perché 
è lì che c'eri tu. 
Ma ora serve il coraggio per me 
di guardare giù. 
E non c'è niente che resiste 
al mio cuore quando insiste 
perché so che tu non passerai mai, 
che non passerà 
(non passerai) 
non mi passerai 
(non passerai).
E quanto amore mancherà 
e troppo rumore in un giorno 
che non va. 
E non posso comprendere 
che non passerà.
E salgo ancora in alto perché 
è lì che c'eri tu. 
Ma ora serve il coraggio per me 
di guardare giù. 
E non c'è niente che resiste 
al mio cuore quando insiste 
perché so che tu non passerai mai, 
che non passerà 
(non passerai) 
non mi passerai 
(non passerai)

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=pueM0-QJjCg

mercoledì 30 ottobre 2013

L'ultimo singolo dei Beatles




Foto presa dal web







Stasera sono malinconica.
Quando mi sento così, poche sono le cose che riescono a farmi stare meglio.
Ad esempio leggere un libro con il quale riuscire ad estraniarmi dal resto.
Oppure ascoltare una delle mie canzoni preferite.
E ho pensato che, pur essendo passati 43 anni 
dal loro ultimo album, sono e resteranno i più grandi.

L'ultimo singolo dei Beatles pubblicato nel 1970.
Una delle loro più belle canzoni. Ci hanno salutato così.


Riesce a calmare il mio cuore, quando è agitato.

“La lunga e tortuosa strada
che conduce alla tua porta
non sparirà mai
ho visto questa strada in passato
lei mi ha sempre condotto qui
mi ha condotto alla tua porta
La notte selvaggia e ventosa
che la pioggia ha lavato via
ha lasciato uno stagno di lacrime
piangendo durante il giorno
perché mi hai lasciato qui
indicami la strada
Molte volte sono stato solo
e molte volte ho pianto
tuttavia tu hai sempre saputo
le molte volte che ho provato
Ma di nuovo mi conducono indietro
verso la lunga e tortuosa strada
tu mi hai lasciato lì
tanto, tanto tempo fa
non lasciarmi ad aspettare
conducimi alla tua porta
Ma, di nuovo, mi conducono indietro
verso la lunga e tortuosa strada
mi hai lasciato seduta stante
tanto, tanto tempo fa
non rimanere ad aspettare
conducimi alla tua porta…”.






martedì 15 ottobre 2013

E siamo a cento.





1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,41,42,43,44,45,46,47,48,48,50,51,52,53,54,55,56,57,58,59,60,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77,78,79,80,81,82,83,84,85,86,87,88,89,90,91,92,93,94,95,96,97,98,99,100.










Brutti bastardi, guardate quanto spazio vuoto c'è che potete ancora riempire.
Noi siamo numeri vero? Oggetti che possedete. Giocattoli che potete rompere. Distruggere se non vi soddisfano più.

Dai, che ad oggi 15 ottobre, siamo solo a quota cento morte ammazzate.
Ci saranno tante strade di periferia, tanti parchi, tante case, tanti portoni delle stramaledette case, tante scuole, tanti boschi, tante macchine.

Fate con comodo, che tanto la legge appena approvata, è troppo fragile.
Sarete fuori prima di un amen.

Quello detto sulle nostre bare.




domenica 13 ottobre 2013

Se questo è un Uomo





Sul caso Priebke e sui funerali che ci saranno, non ho voglia di parlare granchè. 
E' un atto di misericordia che gli verrà fatto. Forse in modo da compensare tutta quella che lui non ebbe nella sua lunghissima vita.
Mia nonna diceva che quando gli uomini vivono così a lungo probabilmente Dio stesso non li vuole con se troppo presto.
E Dio è la summa della misericordia.

Ci sono persone che non hanno mai dimenticato, l'orrore da cui non si può prescindere.
Persone che non si sono mai perdonate di essere sopravvissuti.
Che ci hanno lasciato a testimonianza parole che sono gocce di memoria.

Oggi, ancora una volta ha senso che vengano lette nuovamente.



Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici;
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per un pezzo di pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
MEDITATE CHE QUESTO E’ STATO
Vi comando queste parole
scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi.
O vi si sfaccia la casa
la malattia vi impedisca
I vostri nati torcano il viso da voi.


Nell'elenco dei miei libri preferiti, fatto sull'altro blog (chi di voi lo frequenta sa di cosa sto parlando), non c'è "Se questo è un Uomo". E non perchè non lo sia. Infatti viene al secondo posto dopo "Il Piccolo Principe". Ma solo perchè mi da sempre molto dolore parlarne. Ma oggi non sono riuscita a trattenermi.

Vi abbraccio.




venerdì 4 ottobre 2013

Bevvi un sorso di vita




Bevvi una sola sorsata di vita.
Vi dirò quanto la pagai:
precisamente un'esistenza.
E' questo il prezzo sul mercato, dicono.
Mi pesarono, granello per granello
E bilanciarono fibra con fibra.
Poi mi porsero il prezzo del mio essere:
un solo sorso di cielo.

(Emily Dickinson)



A tutti i nostri amici che arrivavano dal mare.
E che il mare si è portato via in una notte sola.

A Lampedusa, isola speciale.
Alla sua gente, ancora più speciale.
Agli italiani che non siano più lasciati soli, nell'accoglierli.
A chi potrà raggiungerci per farsi abbracciare e aiutare.











sabato 28 settembre 2013

Il fondo del barile




Ora.

UN ULTIMO SCHIAFFO AL POPOLO ITALIANO. MOSSO DA UN PARTITO POLITICO CHE NON E' UN PARTITO IN REALTA'. MA SOLO UN TAPPETINO ROSSO SU CUI SI MUOVE UN'UNICA PERSONA.

SE PENSO AI SACRIFICI CHE ABBIAMO FATTO SOLO IN QUESTI ULTIMI DUE ANNI.
PER RESTARE A GALLA DOPO UN VENTENNIO ( VI RICORDA QUALCOSA ) IN CUI SI E' LAVORATO PER DISTRUGGERE IL PAESE.

SE PENSO AGLI OPERAI, AGLI IMPIEGATI, ALLA GENTE CHE LAVORA PER MILLE EURO AL MESE. E FORSE ANCHE MENO.

SE PENSO AGLI ANZIANI CHE HANNO VISTO ALTRI VISI, ALTRO ODIO, ALTRA VIOLENZA.
ALTRE PERSONE CHE PENSANDO AI PROPRI INTERESSI HANNO FATTO A PEZZI QUESTA POVERA NOSTRA TERRA.
E GUARDANO SBALORDITI QUELLA GENTAGLIA IRRESPONSABILE A CUI IL FUTURO DEGLI ALTRI NON INTERESSA.

SE PENSO ALLE MENZOGNE, AI TRADIMENTI, ALLA VIGLIACCHERIA.
SE PENSO AI BAMBINI CHE SARANNO IL FUTURO DI UN PAESE CHE FORSE NON CI SARA'.

SE PENSO CHE FORSE, DOMANI, NON RIUSCIRO' NEMMENO A PENSARE A QUALCOSA.

NON VEDO L'ORIZZONTE. MA SOLO PERSONE CHE STANNO UMILIANDO L'ITALIA.






giovedì 19 settembre 2013

Etica e telefoni



E' in arrivo Fairphone.








L'unico telefonino ecologico. 

E' definito il telefono etico, per i minerali utilizzati che provengono da zone non interessate alle guerre;  in questo modo sostengono l'economia del proprio paese in maniera pulita.
L'assemblaggio viene fatto in Cina in aziende che però rispettano i diritti dei lavoratori.
E' una via di mezzo tra Samsung Galaxy S III e Iphone5. Io non ci capisco molto tra processori e memoria mi perdo, ma dalle caratteristiche che ho letto sembra darà filo da torcere ai telefonini di ultima generazione.
Ha uno schermo di 4.3 pollici, una telecamera di 8 megapixel e potrà gestire due simcard.
Si può installare qualsiasi sistema operativo al posto di Android che è in dotazione. Insomma il motto sarà "se non puoi aprirlo non è tuo".
Pare che per il lancio a Londra,in Regent Street,  si siano messi di fronte il negozio davanti al quale decine di persone erano già in fila per comprare il nuovo IPhone5  in vendita da domani.
Parte del ricavato dalle vendite servirà a finanziare anche diversi progetti umanitari compreso "Cloosing the loop" che mira a riciclare completamente i cellulari usati.
Il prezzo però non è proprio conveniente: si parte dal 275 sterline (circa 350 euro).

Scusate se resto scettica.

Mica sarà una nuova moda?
E  se questa storia dell'etica servisse solo per continuare a farci acquistare cose inutili come forsennati?

Chissà. Intanto mi è venuta in mente questa canzone. E lei, la più grande di tutte.







venerdì 13 settembre 2013

Unicef: un mondo di aiuti per i bambini

















Il nuovo allarme Unicef, da un articolo letto oggi su La Stampa.

Ogni giorno continuano a morire 18.000 bambini in tutto il mondo. Sebbene la mortalità infantile si sia dimezzata negli ultimi anni, ci sono stati 6 milioni di bambini morti solo nel 2012.
Sono numeri che mi hanno fatto accapponare la pelle.

Le cause, in maggioranza malattie curabili.

Polmonite, nascite premature, conseguenze legate al parto e diarrea.
Quest'ultima causa mi ha sconvolto,una cosa così comune da noi e facilmente risolvibile che provoca morti come una malvagia epidemia.

Non posso fare molto, ma utilizzare lo spazio del mio blog come veicolo per aiutarli, sì.
Questi i numeri del conto corrente Unicef e il link su cui informarsi.

I bimbi sono il sale della terra.



Donazioni




martedì 3 settembre 2013

E se ci riprovassimo a partire con il piede giusto?




Foto presa dal web

E va bene, siamo rientrati dalle vacanze.
Le aspettiamo per tutto l'anno e poi? Passano veloci sul nostro cielo come stelle cadenti.
Io amo l'estate e vi sembrerà strano. amo anche il lento declino che la porta via, in settembre.

Spero di potere assaporare ancora dei giorni caldi e succosi come una pesca profumata.
Non eccessivi, non afosi.
E poi spero di poter vedere ancora, quei cieli tersi che all'imbrunire rendono persino Milano, quasi magica.

Oggi ho ripreso l'attività lavorativa e come mi ero  ripromessa, ho cercato di farlo lentamente, con un po' di SLOW.
Sto cercando di fare mia la filosofia slow.
Un passo leggermente più lento e consapevole. Nel cercare di apprezzare la vita a tutto tondo senza lasciarsi trascinare dalla "velocità" contemporanea che ci rende tutti elementi euforici di un  agoritmo impazzito.

Forse sono sotto i benefici influssi delle mie vacanze.
Forse sono ancora in vacanza con la testa.
Forse sono fantasie di una eterna ragazza, che vede "nuvole in viaggio".
Chissà.
Di certo non faccio elenchi, nè propositi in relazione al nuovo anno che sta iniziando.
Quello che arriverà, buono o cattivo che sia, cercherò di accettarlo senza farmi prendere dalle mie solite ansie.
Che poi patisco troppo.

Ci sono cose nuove, e nuovi viaggi da intraprendere.

E voi? 
Come è andata la vostra estate?
Avete programmi?
O non li fate, esattamente come me?





giovedì 29 agosto 2013

Luciano Ligabue: in attesa del nuovo album




La scaletta dell'album (foto tratta dal profilo FB)

Eccomi sono tornata. Con cosa potevo mai iniziare la nuova stagione del mio blog?
Solo con il deliziarvi con nuove notizie da RadioCorreggio.
Lo sappiano che sta arrivando.
Almeno noi suoi fan.
Gli altri, alcuni tra quelli che leggono il mio blog ma che lo sopportano  a stento, si rassegneranno.
Fino a novembre, dovrebbe essere il tredici(quale altro giorno altrimenti), io vi stresserò.
Ci saranno i miei deliri di attualità,vita, spettacolo, ma tornerò sempre a bomba.
Nel frattempo potreste cominciare ad odiarmi.
Oppure ricoprirmi di insulti.
Fate pure. Liberi e leggeri.

Questa la track list che il musicista ha reso pubblica qualche giorno prima che iniziassero le mie vacanze.
Le vacanze sono vacanze. E' chiaro che ve ne renda partecipi solo ora.
Le canzoni saranno 14.
Quelle di cui si conosce già il titolo 12.
Eccole, accanto i miei pensieri sparsi e confusi che cercano di prendere il senso della canzone.

Il muro del suono; lo avrà di certo sfiorato a forza di correre. 
Ciò che rimane di noi; siamo polvere, è una costante.
La terra trema, amore mio; a memoria la prima volta che si dichiara così spudoratamente innamorato.
Il volume delle tue bugie; bella questa, e le sue?
La neve; è fissato con l'inverno.
Siamo chi siamo; e chi siamo?
Il sale della terra; i bambini sono il sale della terra.
Nati per vivere (adesso e qui); questa l'ha presa da Baglioni;
Per sempre; mi ha fatto venire in mente Tondelli e lui lo ha quasi conosciuto.
Tu sei lei; anche io se per questo.
Con la scusa del r'n'r; ci risiamo Elvis.
Sono sempre i sogni a dare forma al mondo; ci restano solo questi, forse.
...
...

Diciamo che questo ragazzaccio come sempre ti cattura con i suoi titoli.
E di sicuro saranno bei pezzi.
Poi vorrei un altro libro di racconti alla Carver.
Che lui è bravo con le parole.
Ultima chicca, il 5 settembre esce un nuovo libro che conterrà anche tutti i testi del nuovo album.
Si intitola: La vita non è in rima (per quel che ne so).
Intervista a Luciano sulle parole e sui testi curata da Giuseppe Antonelli.
Io sono in fila per l'acquisto. Così scioglieremo i nodi e i misteri.

Per il resto...
Teniamo botta.







Informazioni personali

La mia foto
Ho amato la scrittura fin da quando ho cominciato a leggere e avevo solo cinque anni. Scrivo perché mi scappa da scrivere e sono consapevole che non mi libererò mai dalla meravigliosa seduzione delle parole.