mercoledì 30 ottobre 2013

L'ultimo singolo dei Beatles




Foto presa dal web







Stasera sono malinconica.
Quando mi sento così, poche sono le cose che riescono a farmi stare meglio.
Ad esempio leggere un libro con il quale riuscire ad estraniarmi dal resto.
Oppure ascoltare una delle mie canzoni preferite.
E ho pensato che, pur essendo passati 43 anni 
dal loro ultimo album, sono e resteranno i più grandi.

L'ultimo singolo dei Beatles pubblicato nel 1970.
Una delle loro più belle canzoni. Ci hanno salutato così.


Riesce a calmare il mio cuore, quando è agitato.

“La lunga e tortuosa strada
che conduce alla tua porta
non sparirà mai
ho visto questa strada in passato
lei mi ha sempre condotto qui
mi ha condotto alla tua porta
La notte selvaggia e ventosa
che la pioggia ha lavato via
ha lasciato uno stagno di lacrime
piangendo durante il giorno
perché mi hai lasciato qui
indicami la strada
Molte volte sono stato solo
e molte volte ho pianto
tuttavia tu hai sempre saputo
le molte volte che ho provato
Ma di nuovo mi conducono indietro
verso la lunga e tortuosa strada
tu mi hai lasciato lì
tanto, tanto tempo fa
non lasciarmi ad aspettare
conducimi alla tua porta
Ma, di nuovo, mi conducono indietro
verso la lunga e tortuosa strada
mi hai lasciato seduta stante
tanto, tanto tempo fa
non rimanere ad aspettare
conducimi alla tua porta…”.






martedì 15 ottobre 2013

E siamo a cento.





1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,41,42,43,44,45,46,47,48,48,50,51,52,53,54,55,56,57,58,59,60,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77,78,79,80,81,82,83,84,85,86,87,88,89,90,91,92,93,94,95,96,97,98,99,100.










Brutti bastardi, guardate quanto spazio vuoto c'è che potete ancora riempire.
Noi siamo numeri vero? Oggetti che possedete. Giocattoli che potete rompere. Distruggere se non vi soddisfano più.

Dai, che ad oggi 15 ottobre, siamo solo a quota cento morte ammazzate.
Ci saranno tante strade di periferia, tanti parchi, tante case, tanti portoni delle stramaledette case, tante scuole, tanti boschi, tante macchine.

Fate con comodo, che tanto la legge appena approvata, è troppo fragile.
Sarete fuori prima di un amen.

Quello detto sulle nostre bare.




domenica 13 ottobre 2013

Se questo è un Uomo





Sul caso Priebke e sui funerali che ci saranno, non ho voglia di parlare granchè. 
E' un atto di misericordia che gli verrà fatto. Forse in modo da compensare tutta quella che lui non ebbe nella sua lunghissima vita.
Mia nonna diceva che quando gli uomini vivono così a lungo probabilmente Dio stesso non li vuole con se troppo presto.
E Dio è la summa della misericordia.

Ci sono persone che non hanno mai dimenticato, l'orrore da cui non si può prescindere.
Persone che non si sono mai perdonate di essere sopravvissuti.
Che ci hanno lasciato a testimonianza parole che sono gocce di memoria.

Oggi, ancora una volta ha senso che vengano lette nuovamente.



Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case
Voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici;
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per un pezzo di pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
MEDITATE CHE QUESTO E’ STATO
Vi comando queste parole
scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi.
O vi si sfaccia la casa
la malattia vi impedisca
I vostri nati torcano il viso da voi.


Nell'elenco dei miei libri preferiti, fatto sull'altro blog (chi di voi lo frequenta sa di cosa sto parlando), non c'è "Se questo è un Uomo". E non perchè non lo sia. Infatti viene al secondo posto dopo "Il Piccolo Principe". Ma solo perchè mi da sempre molto dolore parlarne. Ma oggi non sono riuscita a trattenermi.

Vi abbraccio.




venerdì 4 ottobre 2013

Bevvi un sorso di vita




Bevvi una sola sorsata di vita.
Vi dirò quanto la pagai:
precisamente un'esistenza.
E' questo il prezzo sul mercato, dicono.
Mi pesarono, granello per granello
E bilanciarono fibra con fibra.
Poi mi porsero il prezzo del mio essere:
un solo sorso di cielo.

(Emily Dickinson)



A tutti i nostri amici che arrivavano dal mare.
E che il mare si è portato via in una notte sola.

A Lampedusa, isola speciale.
Alla sua gente, ancora più speciale.
Agli italiani che non siano più lasciati soli, nell'accoglierli.
A chi potrà raggiungerci per farsi abbracciare e aiutare.











Informazioni personali

La mia foto
Ho amato la scrittura fin da quando ho cominciato a leggere e avevo solo cinque anni. Scrivo perché mi scappa da scrivere e sono consapevole che non mi libererò mai dalla meravigliosa seduzione delle parole.